Procedura di bancaggio dal 2003 al 2010

   

Al momento della raccolta del sangue cordonale la mamma versa 50 euro: la mamma, all’ingresso in sala parto, oltre che presentare i fogli compilati di anamnesi e consenso informato distribuiti durante gli incontri informativi, esibisce la ricevuta del versamento postale di € 50,00; se per ragioni di tutela della salute della mamma e del piccolo non si sarebbe potuto procedere alla raccolta, l’importo di € 50,00 sarebbe stato rimborsato con semplice richiesta telefonica alla segreteria BAMCO.

Una volta andata a buon fine la raccolta, l'importo di €50,00 sarebbe stato comunque restituito, anche in caso di sangue in sacca risultato dagli esami non idoneo alla conservazione.

 

Se il sangue sottoposto ad esame sarebbe risultato idoneo, la sacca sarebbe stata bancata. La mamma verrebbe contattata dal Reparto Trasfusionale di Mantova dopo 6 mesi dal parto: in quell’occasione le sarebbe stato comunicato l’esito del bancaggio ed essa stessa sarà sottoposta a controlli.

 

La mamma a questo punto avrà versato € 375,00, per ottenere il certificato conclusivo. Se la cifrà non sarebbe stata versata il campionesarebbe stato escluso dalla conservazione ed utilizzato in forma anonima per progetti di ricerca.

 

Negli anni successivi a questa operazione, ogni anno, la conservazione in refrigeratori alimentati da azoto richiede all'utente un costo di 25 euro/anno; il mancato pagamento della quota implicherebbe l’esclusione della sacca dalla conservazione ed il suo utilizzo in forma anonima in progetti di ricerca.